ECCO LA NOSTRA MINI GUIDA A BERLINO,

VISSUTA IN PRIMA PERSONA

Eccoci qui, finalmente si parte! Berlino!

BERLINO 10/8/2017 – 15/8/2017

Totale viaggio a persona € 210 circa (prenotato con 6 mesi di anticipo):

– Volo EasyJet per 2 persone da Milano Malpensa € 89,96

– Albergo Hotel 1 notte € 69,00

– Hotel Melia 5 notti € 261,10

Eccoci qui, finalmente si parte! Berlino!

Parcheggiamo l’auto al parcheggio Planet Parking per € 27,50 e ci facciamo accompagnare con navetta gratuita all’aeroporto circa mezz’ora prima della partenza poiché avevamo già fatto il ceck-in on-line e viaggiamo solo col bagaglio a mano (tra l’altro EasyJet, al contrario di Ryanair, non ha il limite di peso sul bagaglio a mano).

Il volo parte in orario alle 21.40 e atterra alle 23.20. Dato l’orario tardo abbiamo deciso di dormire per una notte all’Albergo Hotel, poco distante dall’aeroporto.

All’arrivo chiamiamo in hotel e ci vengono a prendere.

L’indomani mattina ci riporteranno, sempre con navetta inclusa nel prezzo della stanza, alla stazione di Schoenefeld, poco distante dall’aeroporto.

Con un biglietto di € 2,80 valide per le zone ABC (praticamente tutta Berlino è compresa nelle zone AB, tranne Scoenefeld e la cittadina di Potsdam) e con due cambi di S-Bahn arriviamo alla fermata di Friedrichstrasse, dove a pochi metri si trova il fantastico Hotel Melia, molto pulito, silenziosissimo, con stanze grandi e un letto enorme pieno di cuscini ma soprattutto in posizione molto strategica e centrale, tra Unter den Linden e il Ceckpoint Charlie, sulle rive del fiume Spree dove si trovano una serie di bei localini e ristoranti.

Una bella rinfrescata e poi si parte alla scoperta della città!

La porta di Brandeburgo:

Innanzitutto ci rechiamo alla Porta di Brandeburgo – stupenda – dove si trova l’ufficio del turismo.

Una forte emozione ci pervade. Alla fine della guerra era praticamente tutto raso al suolo, un grande ammasso di macerie. Quante sofferenze in questi luoghi. E con la divisione delle città questo era il punto di passaggio. Quanti orrori e deliri sono stati commessi. Per fortuna Berlino e i Berlinesi hanno avuto la forza di rinascere, ricostruendo la città e rendendola magnifica.

Acquistiamo quindi la Berlin City Tour Card (che troviamo più conveniente per quello che interessa a noi rispetto alla Welcome Card) al prezzo di € 33,90 a testa che vale 5 giorni e comprende viaggi illimitati per le zone ABC e diversi sconti.

Partiamo poi alla scoperta del centro, MITTE: la Brandenburger Tor, appunto, simbolo di Berlino, il Reichtag il parlamento con la sua cupola trasparente simboleggia la trasparenza della democrazia. C’è una lunga lunga coda per salire gratuitamente sulla cupola, da dove si ha stupenda visuale su Berlino. Noi optiamo per la cupola del duomo che non credo abbia molto da invidiare. Si prosegue con Unter den Linden, il grande viale ridotto in macerie con la guerra, ora è rinato e cerca di ricreare l’atmosfera di un tempo, Babel Platz con il simbolico monumento nella pavimentazione che ricorda il rogo dei libri avvenuto per mano dei nazisti, la Staatsbibliotek la biblioteca di stato, Humboldt Universitaet la più antica università di Berlino, la bellissima piazza settecentesca Gendarmenmarkt con le due chiese gemelle Franzosischer Dom e Deutscher Dom e al centro la Schauspielhaus il già teatro di corte, oggi sala per concerti.

Proseguiamo con la buona Berliner Pils e la visita ai musei di Berlino:

Pausa per assaggiare in uno dei tanti chioschi all’aperto la Berliner Pils, una delle due birre prodotte a Berlino. La temperatura è gradevole, il cielo coperto come praticamente tutti i giorni abbiamo trovato. Ogni tanto scende anche una leggera pioggerellina. Penso che col sole sarebbe stato molto duro fare tutti questi chilometri. Fortunatamente Berlino è in piano e non è molto faticoso percorrerla, però le distanze sono molto grandi.

Si prosegue per il Mitte con la Neue Wache il monumento ufficiale alle vittime della guerra e della dittatura, Friedrichswerdersche Kirche la chiesa neogotica sede dello Schinkel-Museum, Schlossbrucke il ponte con il parapetto in ghisa, il Berliner Dom il duomo che è stato seriamente danneggiato durante la guerra, l’antistante isola dei musei Museuminsel, la Marienkirche una testimonianza rimasta del quartiere medievale, il Rotes Rarhaus il municipio della Berlino Est, la Fernsehturm la torre della televisione che nella sua sfera ospita un ristorante girevole e una piattaforma panoramica e finalmente ci troviamo nella celeberrima Alexanderplatz uno dei punti focali della città, in gran parte distrutta e ricostruita poi negli anni Sessanta con al centro l’Orologio Universale e la grande Fontana dell’Amicizia.

Per la cena ci ritoviamo da Andy’s Dinner in Spandauer Strasse visto che una forte pioggia ci sorprende. Scelta casuale ma molto azzeccata visto che possiamo provare la specialità di Berlino il Curry Wurst!

Il Tiergarten, i Curry Wurst e il muro di Berlino:

Il giorno seguente si riparte per la scoperta dell’altra parte di MITTE. Attraversiamo l’interminabile Tiergarten, il parco che è stato disboscato alla fine della guerra per farne legna da ardere, ricostruito in seguito grazie alla donazione di un milione di alberi dalle altre città tedesche. Camminando camminando ci imbattiamo nella Haus der Kulturen den Welt con l’ardita struttura del tetto che ha solamente tre punti d’appoggio, Scloss Bellevue la residenza ufficiale del Presidente della Repubblica, il Grosser Stern l’enorme rotatoria a forma di stella con al centro il Siegessaule la colonna della vittoria dalla cui cima si dice si gode di un fantastico panorama ma noi l’abbiamo trovata chiusa per restauro.

Si prosegue poi passando davanti alle colorate Ambasciate per arrivare al Kulturforum la grande creazione urbanistica del dopoguerra per giungere poi in Potsdamerplatz la piazza simbolo della rinascita della città. Qui si respira a pieno l’anima di Berlino, incontriamo particolarissimi venditori ambulanti di Curry Wurst, un’enorme bicicletta che va avanti grazie alle pedalate di una decina di uomini alimentati a fiumi di birra, molti locali con dehor all’aperto, gli altissimi grattacieli che fanno girare la testa, il Sony Center, molta gente che s’incontra non più divisa dal muro che viene ricordato con una linea di mattonelle che seguendola porta al Ceckpoint Charlie, il punto di controllo alleato per chi attraversava il confine in auto.

Dei 41 km di muro ne rimangono solamente 70 metri sulla Bernauer Strasse, 2oo m sulla Niederkirchner Strasse, 200 m sulla Scharnhorststrasse, 1,3 km della East Side Gallery e qualche singolo pezzo sparso qua e la.

Dietro il Checkpoint Charlie troviamo una simpatica spiaggetta con diversi chioschi dove si può magiare qualcosa e sorseggiare una grande Weisse.

È bello fermarsi e soffermarsi a respirare l’aria di Berlino e a pensare e ripensare e ricordare! Le emozioni ti assalgono e infine un senso di tranquillità ti placa, forse perché adesso è finalmente tutto finito.

Il quartiere medievale Nikolaiviertel e la visita al Unter den Velten:

Ci dirigiamo poi alla scoperta del Nikolaiviertel, il quartiere “medievale” totalmente rifatto negli anni 80 ma molto pittoresco per poi rientrare in hotel.

Per la cena non abbiamo più molta voglia di camminare e troviamo un ottimo ristorantino nelle vicinanze del Melia, il KARTOFFELNKNEIP in Albrechtstrasse, dove con 46,00 ci facciamo una grande mangiata e bevuta da scoppiare. Ci sentiamo di consigliare a tutti questo ristorantino perché spendendo anche poco si possono gustare dei fantastici piatti diciamo combinati dove alla base ci sono patate, accompagnate da uova o bistecche o pancetta … e le porzioni sono davvero abbondanti. Hanno inoltre anche il menu in italiano ma se gradite bere una weissen mi raccomando chiedete una weizen!!! (una simpatica cameriera dall’aria dittatoriale ci ha corretto la pronuncia ripetute volte… hi hhi hi)

Siamo quindi al sabato. Purtroppo pioveva molto e ci siamo visti costretti a visitare qualche luogo coperto. Abbiamo optato per il tour Unter den Velten che consiste nella visita a un bunker. La visita guidata in lingua italiana viene 7 euro. La biglietteria si trova all’interno della fermata della U8 Gesundbrunnen. Noi non l’abbiamo trovata particolarmente interessante e non si potevano fare fotografie.

Quando usciamo la pioggia è diminuita e riusciamo quindi ad andare ad ammirare la stupenda East Side Gallery senza prima però farci mancare Berliner Pils e Curry Wurst!

È il tratto più lungo che rimane del muro! Trasformato in opera d’arte da diversi artisti da tutto il mondo e reso ancora più suggestivo dalle svariate Trabant parcheggiate davanti.

A cena in Alexanderplatz:

Ci perdiamo in questo turbinio di colori e emozioni per poi ritrovarci per cena nella fantastica Alexanderplatz dove ci mangiamo due pizze (30 €) davvero enormi nel dehor di un pseudo ristorante italiano con la copertina sulle gambe e la cornice suggestiva dell’altissima Torre della TV immersa nella foschia.

Domenica ci dedichiamo alla visita dello Zoo; prezzo 14 euro compreso l’annesso acquario e rettilario. Gli animali sono davvero molti e c’è da perdersi.

All’uscita ci imbattiamo nella Kaiser Willhelm Gedaechtniskirche, le rovine della chiesa lasciate come simbolo delle devastazioni della guerra. Penso che sia il monumento che mi abbia maggiormente impressionato!

Proseguiamo poi nell’elegante viale detto Ku’damm e visitiamo poi il Madame Tousseaud, il museo delle cere, un po’ caruccio (15 €) ma ci divertiamo molto:  soffermatevi a ogni celebrità perché non è molto lungo…

Visita a Potsdam e Sanssouci (patrimonio dell’umanità – Unesco)

Lunedì dedichiamo la giornata a Potsdam. Occorre il biglietto C che noi abbiamo compreso nella Card. Dalla stazione prendiamo poi un bus (non ricordo il numero ma è proprio davanti la stazione) che ci porta al castello di Sanssouci. Noi lo consigliamo perché c’è poi da camminare molto nel parco e il castello è in altura.

Peccato che il lunedì sia il giorno di chiusura del castello, però c’è comunque molto da visitare anche all’esterno. Il parco è davvero immenso (consigliata una cartina in vendita anche ai distributori automatici e il pranzo al sacco) è molto curato, maestoso, fiorito, è dichiarato patrimonio umanità dall’Unesco. Tra i giardini si trovano nascoste varie costruzioni tra cui la deliziosa casa del tè cinese.

Ritorniamo in Berlino e visitiamo esternamente un altro castello Charlottenburg con i suoi giardini all’inglese.

L’ultimo giorno non abbiamo molto tempo ma decidiamo di fare un giretto a Spandau.

Davvero da non perdere! Un’atmosfera differente dal resto della città, infatti una volta costituiva una città a se’… addirittura più antica di Berlino.

Purtroppo è ora di tornare.

Siamo davvero felici di avere intrapreso questo viaggio. Una esperienza unica da vivere a pieno, lasciando liberi i sensi e la mente per assorbire il più possibile.

Berlino davvero ci dà molto!

Berlino davvero ci insegna molto!

Buona Berlino a tutti!!!